John Coltrane è uno dei più influenti sassofonisti della storia del Jazz. Nei suoi 41 anni di vita (1926 – 1967) sembra avere svolto il lavoro che due intere vite ordinarie non basterebbero a contenere. La sua evoluzione musicale si svolge in un periodo che va dalla nascita del bebop (intorno al 1940) e procede, attraverso un percorso originalissimo, fino a metà degli anni 60′. Nella ultima fase della sua evoluzione giunge ad una trasfigurazione del linguaggio che ha affascinato schiere di studiosi, appassionati e semplici ascoltatori casuali. Nel libro di Ashley Kahn a lui dedicato, le testimonianze raccolte dall’autore ci fanno intendere come anche al di fuori del pubblico del jazz, la pubblicazione dell’album “Love Supreme” , nel 1965, produsse una eco vastissima.
A metà del suo percorso musicale, intorno al 60′, già stato membro del famosissimo quintetto di Miles Davis, Coltrane il suo quartetto, si disintossica dall’eroina e avvia un percorso di redenzione religiosa iniziando anche una nuova esistenza musicale i cui frutti sembrano appartenere ad un musicista non esistito fino a quel momento. In questa fase esplora le radici modali della musica folklorica europea e indiana e perviene a quello che potrebbe essere definito, in senso mistico, un ricongiungimento con la energia dell’universo. Nella fase finale della sua carriera, la melodia si arricchisce di cosi tante tensioni alterate da slittare in un mondo melodico dove non c’è più traccia della tonalità originaria ma dove si continua a sentire la pulsazione del tema iniziale (vedi Autumn Leaves, Bye Bye Blackbird, I want to Talk About You nel Gratz Concert del 62′). La melodia si polverizza fino ad evaporare completamente mentre il fuoco della emozione continua a pulsare e quello che resta sembra essere la sola impronta energetica di un uomo ormai smaterializzato… Se ci possono volere anni di studio della musica per giungere a percepire la naturalezza con la quale Coltrane porge questa assurda visione e a intuirne la emozione incredibile della scoperta di una dimensione nuova della esistenza, allora credo che tutto lo studio si paghi da solo.
La biografia su wikypedia in inglese è la migliore insieme a quella, sempre da tradurre con google traduttore, su All Music-John Coltrane. In Sintesi: Coltrane nasce nel 1926 e a Philadelphia dove ha i primi ingaggi professionali. La sua carriera può essere divisa in 4 periodi nei quali passa dal Rhythm ‘n Blues al Bop per poi approdare al Jazz Modale ed infine al Free Jazz. Precoci lutti familiari, poi il liceo, lavora con il sax alto e, ventenne, viene congedato dalla marina dopo essere stato di stanza nelle Hawaii negli anni della guerra nei quali fa le sue prime registrazioni. In questa fase assiste alla nascita del bebop e durante i primi anni del suo percorso di crescita, conosce vari musicisti importanti come Tadd Dameron e lo stesso Parker. In questo periodo il suo linguaggio è, dal punto di vista armonico, essenzialmente bop, ma la provenienza dal sax alto e la frequentazione di stili più commerciali, influenza il suo approccio allo strumento portandolo a produrre un suono più omogeneo dei boppisti, meno alla ricerca della pronuncia ritmica tutta lavorata sugli accenti delle singole crome (come massimo esempio di questo basta pensare ai temi di Parker che sembrano degli assoli di batteria: Au privave, Chi Chi, Air Conditioning…). Il suono di Coltrane è già proiettato sulle scale e sulle verticalizzazioni alla ricerca della sonorità armonica della nota più acuta o della melodia vera e propria contenuta nelle sue frasi piuttosto che ad un saltellare sugli accenti come le bacchette di un rullante da “second line” di New Orleans.
In questa fase, dopo aver suonato nella Rhythm’n Blues Band di Earl Bostic, intorno ai 30 anni, avvia una serie di collaborazioni notevolissime: Jimmy Heath, Dizzy Gillespie,Jhonny Hodges e poi Thelonious Monk ed infine Miles Davis che lo proietta verso una fama mondiale. In questa fase la sua evoluzione, soggiogato dall’alcol e dalla droga, perviene ad una sorta di redenzione che ho descritto all’inizio di questo articolo.
Come ascolti propongo la playlist all’inizio di questo articolo per chi non sa nulla di Coltrane dato che per chi già lo conosce e intende approfondire la sua conoscenza è sicuramente più indicato ascoltare per intero i suoi album più importanti:
Coltrane – John Coltrane Quartet – Prestige – 1957
Blue Train – John Coltrane Quintet – Blue Note – 1957
Kind of Blue – Miles Davis quintet – Columbia – 1959
Giant Steps – John Coltrane Quartet – Atlantic – 1959
Coltrane Plays the Blues – John Coltrane Quartet – Atlantic – 1960
Africa Brass – John Coltrane Quartet (Con Orchestra) – 1961
Ballads – John Coltrane quartet – Impulse – 1962
Love Supreme – John Coltrane quartet – Impulse – 1964
Ascension – John Coltrane quartet – Impulse – 1965
Interstellar Space – John Coltrane quartet – Impulse – 1967
Come discografia completa suggerisco quella di All Music Guide
Biografie essenziali sono: quella di Ashley Kahn e quella di Louis Porter